Cronache del Mondo Emerso - Le storie perdute

La prima narra della morte dei genitori di Nihal, di come Reis e Soana l'abbiano trovata e affidata alle cure di Livon. E' facilmente la migliore delle tre storie. Seppur vero che la prima parte potrebbe essere ambientata in un fantasy generico, è stata sviluppata bene, in particolare il rapporto fra Soana e Reis (a malapena inserito in un flashback nelle Cronache) e fra Soana e Livon, che non hanno praticamente contatto, nel libro originale. Mostra un lato della guerra diverso, quello dei soccorsi arrivati troppo tardi che si trovano davanti la sua desolazione. Questa storia è ciò che salva il libro da un voto peggiore

La seconda storia narra della possessione di Sennar e della morte di Nihal. E qui cominciano i problemi. Il comportamento di Sennar non mostra granchè senso, essendo stato ripetutamente avvertito della pericolosità di quello che stava facendo. Inoltre iniziano le incongruenze: abbiamo il mago che si divincola, lotta contro Nihal, corre via e salta fuori dalla finestra, in una scena. Chiedo scusa, ma non era zoppo alla fine delle Cronache e lo si ritrova zoppo nelle Guerre? E' stato nel frattempo miracolato? Nihal, a parte un mantello, si muove tranquillamente in una città elfica, quando gli elfi, per fare lo stesso in una città umana, dovevano usare particolari travestimenti. Lo stesso libro dice più avanti che i mezzelfi hanno le proporzioni degli esseri umani e nelle Leggende, seppur non approfondito, dicono che gli elfi sono fisicamente diversi. Dopo il finale delle Cronache, inoltre, avrei gradito vedere Nihal più colpita dal fatto di aver dovuto uccidere di nuovo, quando si era ripromessa di non farlo.

Qui iniziano i dolori. Cominciamo con un elfo capace di resuscitare i morti, nonostante sia stato detto e ripetuto che è impossibile. Sa molto della Word of God dell'autore, mi serve qualcosa e lo faccio, poi mi invento una giustificazione. Abbiamo una Nihal rediviva, per proteggere un villaggio di Huyè, che non ricorda di quello che è accaduto dal momento della sua morte, e viene dato della cosa una spiegazione molto aprossimativa. Vale la pena di ricordare che Ido, resuscitato per breve tempo nelle Leggende, ha subito riconosciuto San. Nihal si vede riconsegnare la spada. Che si era rotta (ma ne parliamo dopo) alla fine delle Leggende, e deve organizzare una resistenza contro gli elfi che minacciano gli Huyè. Il comandante nemico è piuttosto stereotipato, la nipote del mago che Nihal aveva rapito per salvare Sennar ed era caduto in disgrazia. Già sentito migliaia di volte. Ma è il comportamento di Nihal a lasciarmi più in dubbio: il personaggio che si ritrova non è quello che avrebbe duvuto essere al momento della sua morte, ma a tratti è ancora inferiore alla fine delle Cronache, come mentalità: mostra la stessa irruenza cieca che aveva quando era sotto l'addestramento di Ido, senza un minimo di evoluzione. Comunque, colpo di scena, il menestrello è Nihal, che deve uccidere il mago che l'aveva riportata in vita, per poter così morire. Peccato che scelga di restare viva e di cercare il santuario della Terra dei Giorni, nella speranza d tornare a vivere nell'illusione che le era stata promessa. Amen

della spada: alla fine delle Leggende la spada è distrutta.

(Gli ultimi eroi, pg 338)

(Gli ultimi eroi, pg 357)

E nella rottura della spada, che era durata nove libri, c'è qualcosa di più: è il segno del fatto che qualcosa è cambiato per sempre, e non potrà più essere come prima. E invece qui la ritroviamo integra, senza spiegazione. Magia? Forse, ma è davvero misera. Nihal si mette a "darle una sistemata" ad una forgia, ma riattaccare la lama ad una spada (non ho idea di come funzioni il cristallo nero) sarebbe in ogni caso assurdo, si romperebbe alla prima botta sulla linea di frattura, a meno di non sovrapporre i pezzi e ribatterli (esempio: quando Iorek aggiusta la lama sottile in Queste oscure materie). Ma la lama sarebbe stata più corta, e invece non ce n'è segno. Anche il fatto stesso del ritorno in vita di Nihal sminuisce le Leggende e il sacrificio di Adhara: adesso c'è un'altra Sheireen, chi può dire che il ciclo non ricominci? E tutto per un libro commemorativo. Per non parlare del finale: Nihal va a vivere in un'illusione, Contenta lei. Specifico che i morti, nel Mondo Emerso, sembrano essere contenti della loro situazione (Aster, la stessa Nihal), quindi poteva anche finire con la sua morte e "tutto che tornava a posto". No, finale con Nihal che si avvia verso una nuova avventura. Bah. Delle incongruenze del suo comportamento ho già parlato.

la rottura della spada nelle Leggende ha un significato più profondo, e trovo sbagliato aggiustarla "così"